Data inizio progetto: 29/11/2022 – Data fine progetto: 31/07/2022
Avete presente quando provate così tante emozioni, attraversate un periodo così denso e bello, che non riuscite a trovare le parole giuste per raccontarlo? Sì, vorreste raccontarlo, e magari lo fate anche, ma quanto è difficile rendere con il linguaggio quello che avete provato sulla vostra pelle così intensamente! Ecco, questo è il caso quando devo raccontare i miei otto mesi di volontariato europeo in Outward Bound Romania: ho vissuto un’esperienza meravigliosa che mi ha fatto crescere personalmente, spiritualmente e professionalmente.
Quando sono partito cercavo un nuovo modo di pensare l’educazione, pensarla al di fuori degli schemi scolastici o universitari, pensarla come processo inclusivo e che abbracciasse nuovi modi di trattare temi complessi in modo attivo, partecipato e soprattutto umano. Cercavo un progetto nuovo, mai visto prima, che mi sorprendesse sia dal punto di vista geografico – quanto sorprende positivamente la Romania, neanche ve lo immaginate! – sia dal punto di vista personale – volevo prendere parte ad un’avventura che mi arricchisse, che mi desse una prospettiva diversa.
Ecco cosa ho fatto durante il mio volontariato europeo
Mi sono occupato di educazione non formale per otto mesi. O meglio, di Outdoor Education con bambini, ragazzi e adulti, fascia di età dai 6 ai 60 anni. Dove contatto con la natura e sviluppo personale si intersecano, ecco Outward Bound Romania: la missione di creare spazi per permettere alle persone di scoprire il proprio potenziale qui viene raggiunta attraverso attività nel verde (o nel bianco della neve, di inverno!). Scalare la Jacob’s ladder, tanto per fare un esempio, non è più arrivare il più in alto possibile per il puro gusto di farlo, ma è scalare insieme per esperire in prima persona cosa voglia dire essere in un team, coordinarsi per raggiungere un obiettivo comune, aiutarsi a vicenda.
Mi sono occupato di supporto ai trainer per otto mesi. La mia mansione principale è stata quella di appoggiare i trainer durante i diversi progetti. Il mio percorso di crescita mi è così chiaro in testa che mi ricordo l’esatto momento in cui ho chiesto più responsabilità, ho chiesto di essere responsabile di alcune attività e di alcuni debriefing per mettermi alla prova come facilitatore. L’appoggio e la Cura che le persone dell’associazione mi hanno dimostrato è stato qualcosa di meraviglioso. La Filosofia, studiata sui banchi dell’università, diventa così strumento per facilitare la riflessione dopo le attività in natura, è finalmente portata dalle nuvole alla terra, è palpabile.
Mi sono occupato di mettermi alla prova per otto mesi. Ho superato la mia zona di comfort tantissime volte, sia come partecipante – ho preso parte a due training course lunghi – sia come parte dello staff. Tra le tantissime cose ho imparato a sciare, a usare mappa e bussola per orientarmi sulle montagne, a fare nodi per costruire un rifugio in natura, ad arrampicare, a facilitare attività e debriefing, a trovare una connessione con i partecipanti per offrire loro la migliore esperienza di crescita possibile. Ho imparato che perdersi sulle montagne, come nella vita, ti porta a trovare altre strade, ma l’orizzonte, il tuo orizzonte, è sempre lì. Ho arrampicato, sono andato in canoa, ho insegnato italiano a scuola, ho parlato tantissimo inglese e ho semplicemente vissuto in un paese straniero apprezzando ogni minuto, ogni progetto in cui ero coinvolto, ogni persona che ho incontrato sulla mia strada.
E adesso che il mio progetto è finito ….
La Romania rimarrà per sempre nel mio cuore, come tutte le persone in associazione, le altre due volontarie (Timi dall’Ungheria e Kirsten da Malta) che hanno condiviso il cammino con me nei momenti facili e difficili, i paesaggi che ho visto, i miei occhi pieni di gioia quando raccontavo alle persone quello che facevo.
Un consiglio: fate anche voi questa esperienza!
Spero davvero di aver comunicato, con questo mio scritto, non tanto una mera lista di cose che ho imparato o vissuto – quelle sono superflue per il messaggio che voglio comunicarvi qui – ma una meraviglia, un amore e una passione che senti dentro di te quando stai facendo la cosa giusta al momento giusto. E quindi, se siete in un momento di transizione tra un percorso scolastico e uno universitario o se non siete sicuri di quello che volete fare nel prossimo futuro, cogliete l’occasione! Partite per un’esperienza che vi lascerà il segno per tutta la vita, prendetevi Cura di voi prendendovi Cura degli altri.
Con affetto e un grande sorriso sulle labbra, Andrea