Francesca ha svolto il suo ESC presso la Maison des Européens di Lione da settembre 2023 ad agosto 2024
Ciao Francesca, di cosa ti sei occupata in questi mesi in Francia, a Lione
In questi undici mesi a Lione ho svolto un progetto di volontariato presso la Maison des Européens/Europe Direct Lyon, un’associazione fondata nel 1958 allo scopo di educare e formare i cittadini alla cittadinanza attiva, nonché informare in merito alle tematiche legate all’Unione europea.
La mia missione principale, quale responsabile delle attività di animazione, è stata quella di promuovere la mobilità internazionale e la cittadinanza europea.
Tra le varie attività da me svolte vi sono:
- l’organizzazione di attività ricreative e atelier informativi riguardanti diverse tematiche (mobilità, elezioni europee, cittadinanza attiva…);
- la preparazione e l’animazione di eventi riguardanti l’Unione europea a Lione e nella regione Auvergne-Rhône-Alpes (conferenze, dibattiti, seminari, festival, concerti, forum…);
- la realizzazione di strumenti di comunicazione e sensibilizzazione (newsletter e social media).
Come ti sei trovata a Lione, ti è piaciuta la città?
Lione è una bellissima città e offre tante opportunità e attività da svolgere. È ricca di arte e storia ed è ben situata dal punto di vista geografico, permettendo di raggiungere in breve tempo tante altre città della Francia.
Ciononostante, l’ho trovata molto chiusa e poco accogliente, e questo non ha reso sempre facile integrarsi nella comunità locale.
Durante questi mesi di volontariato ho migliorato il mio francese scritto e orale, usandolo in diversi contesti e con un pubblico molto vario. Ho arricchito il mio vocabolario, imparando nuove espressioni e modi di dire. Il francese è diventata ormai la mia seconda lingua e mi sento molto sicura nell’utilizzarlo in ambito professionale, ma anche in contesti informali.
Questo progetto, ti ha cambiato secondo te? In che modo?
Questo progetto di volontariato non è stato sempre facile e mi ha messa di fronte a molte sfide, in particolare nella gestione dei rapporti interpersonali nell’ambito lavorativo, ma anche nella condivisione degli spazi di vita quotidiana con ragazzi molto più giovani di me.
Ciononostante, ho accolto quest’esperienza come un’occasione di crescita per lavorare su me stessa, cercando di fare dei miei limiti un punto di forza e affrontando le difficoltà in maniera matura e costruttiva. Questo mi ha permesso di mettermi in gioco, cercando sempre di trovare soluzioni e strategie positive per risolvere i conflitti e costruire relazioni positive.
Quali pensi che siano stati i punti di forza del tuo progetto?
Credo che i punti di forza di questo progetto siano stati la condivisione della mia esperienza con gli altri volontari durante i seminari e nella realizzazione dei vari progetti, nonché la varietà delle attività svolte. Questi mesi di volontariato mi hanno infatti permesso di confrontarmi con persone, culture e tradizioni diverse dalle mie, potendo soddisfare la mia curiosità nei confronti di tutto ciò che non conosco, rendendo la cooperazione con gli altri positiva, stimolante e costruttiva..
Hai finito da poco questa esperienza, cosa farai adesso ?
Ora che quest’esperienza si è conclusa, voglio focalizzarmi sulla ricerca di un lavoro stabile e stimolante, che possa essere in linea con i miei interessi e mi permetta di crescere professionalmente. Il mio obiettivo principale è quello di lavorare per le istituzioni europee nell’ambito della realizzazione di progetti.
C’è un’esperienza/ un momento in particolare che vorresti ricordare ?
- Tra le attività da me svolte, due hanno avuto un impatto sociale positivo e importante:
L’organizzazione di una tavola rotonda tra i volontari impegnati nel Corpo europeo di solidarietà nella regione Auvergne-Rhône-Alpes, i ragazzi in servizio civile, la Maison des européens e il sindaco della prima circoscrizione della città di Lione, in merito alle elezioni europee 2024 e all’importanza del voto come diritto e dovere civico. - L’incontro con un gruppo di 100 giovani italiani, per portare loro la mia testimonianza di volontaria europea e condividere il mio impegno attivo in ambito sociale e ambientale.
Queste attività si ponevano come obiettivo principale il rafforzamento del senso di appartenenza dei giovani al contesto europeo, attraverso un maggiore riconoscimento, pur nella reciproca diversità, di un passato comune, dove il ruolo della memoria diviene determinante per il consolidamento dei valori democratici, con un’attenzione particolare a tematiche fondamentali quali l’accoglienza, il dialogo interculturale, la tolleranza, la solidarietà e la libertà.
Consiglieresti ad altre persone un’esperienza ESC? Perché?
Consiglierei un’esperienza ESC perché rappresenta sicuramente un’ottima opportunità per allargare i propri orizzonti e uscire dalla propria zona di comfort. Al di là dell’esperienza professionale, che può variare in base all’età e agli obiettivi di ciascun volontario, penso che l’ESC arricchisca soprattutto dal punto di vista umano, permettendo e facilitando l’incontro e il confronto con culture, lingue e tradizioni diverse.
Grazie Francesca per questa tua testimonianza e in bocca al lupo per la tua ricerca di lavoro!
Il Team Porta Nuova Europa