Federica ha svolto il suo ESC presso la Jugendakademie Walberberg (vicino Bonn) dal 10/2023 – 09/2024
Ciao Federica, hai da poco terminato il tuo ESC di 1 anno in Germania, presso la Jugendakademie Walberberg, di cosa ti sei occupata?
Durante il mio volontariato ho avuto la possibilità di sperimentare diversi ambiti: da un lato supportavo di tanto in tanto i seminari organizzati dalla Jugendakademie per le scuole su temi sociali come ad esempio orientamento al lavoro, crisi climatica e sostenibilità, femminismo, etc. L’altra parte della mia attività consisteva invece nel classico lavoro d’ufficio, ossia nel supportare il team pedagogico della Jugendakademie realizzando flyers o post per la pagina ufficiale di Facebook e Instagram, preparando liste di partecipanti, svolgendo ricerche tematiche per i seminari, etc.
Qual è stata la tua prima impressione appena arrivata in Germania, in questo caso a Bonn?…e della Jugendakademie?
Ho avuto fin da subito un’ottima impressione della Germania e, in particolare, di Bonn. Non è una grande città ma è esteticamente carina e molto pulita e, nel corso dei mesi, ho imparato a conoscerla e ho individuato le mie zone preferite, dove sono andata spesso a passeggiare o a leggere un libro. Per quanto riguarda la Jugendakademie, ricordo perfettamente che all’inizio ero un po’ spaesata, in quanto si tratta di una struttura molto grande e ci vuole del tempo per orientarsi e, inoltre, dovevo ancora definire quale sarebbe stato il mio ruolo nell’organizzazione; tuttavia, la mia tutor mi ha mostrato la struttura e presentato gli altri colleghi, che sono stati fin da subito molto gentili ed accoglienti con me e sono stati figure fondamentali durante tutto il progetto.
Questo progetto ti ha permesso di uscire dalla tua comfort zone, quali sfide hai dovuto affrontare?
Una delle sfide che ho affrontato quest’anno è stata la barriera linguistica: nonostante avessi già delle competenze linguistiche in tedesco, mi sono resa conto fin da subito che la comunicazione quotidiana sia a lavoro che nella vita sociale con dei parlanti madrelingua non era per me facile e spontanea. Tuttavia, ho cercato fin dall’inizio di utilizzare il tedesco sul posto di lavoro e, adesso, mi rendo conto che sono davvero migliorata, riesco ad esprimermi in modo più sicuro e fluente. Un’altra sfida è stata quella di vivere in un appartamento con degli “estranei”, in quanto era la mia prima esperienza all’estero e lontana dalla famiglia, e avevo inoltre paura che la mia timidezza mi impedisse di rapportarmi con i coinquilini. Nel corso dei mesi però si è creato tra di noi un bel rapporto, abbiamo condiviso tanto insieme e ho imparato anche ad aprirmi di più.
Questo progetto, ti ha dato la possibilità di arricchire le tue competenze? In che modo?
I seminari alla Jugendakademie hanno come filo conduttore l’educazione “non formale”, un ambito con il quale non avevo mai avuto a che fare in Italia, motivo per cui all’inizio mi sono limitata ad osservare il lavoro degli altri trainers. Nel corso dei mesi ho potuto però supportare attivamente i seminari e ho appreso metodi educativi meno tradizionali, come ad esempio la “pedagogia teatrale”.
C’è un’esperienza in particolare che vorresti ricordare, o alla quale sei più legata?
Ci sono tante esperienze a cui sono legata, ma una delle prime che mi è venuta in mente appena letta la domanda è stata quella di un seminario che ho supportato nella Jugendakademie: si trattava di un seminario di orientamento al lavoro organizzato per giovani studenti con disabilità. Prima che il training iniziasse, avevo il timore di non avere le competenze necessarie per poter supportare questo tipo di seminario. Tuttavia, i ragazzi si sono mostrati sempre molto entusiasti durante le attività proposte da me e dal collega ed è stato molto bello vedere il modo in cui si sono supportati a vicenda quando qualcuno era in difficoltà. Alla fine del seminario gli studenti, con l’aiuto dei loro insegnanti, hanno scritto una lettera a me e al mio collega, dedicandoci delle parole molto carine che porterò sempre nel cuore.
Una parola, se c’è, che riassume il tuo ESC in Germania presso la Jugendakademie?
Una parola che mi viene in mente quando penso al mio anno di volontariato appena trascorso è futuro.
Consiglieresti ad altre persone un’esperienza ESC? Perché?
Sono personalmente molto grata di aver avuto l’opportunità di partecipare a questo progetto, ho acquisito competenze e consapevolezze sia nella sfera professionale che in quella personale, ho conosciuto tante persone, vissuto nuove esperienze… per questi e tanti altri motivi, assolutamente sì, consiglierei di partecipare a un progetto ESC.
Grazie Federica per questa intervista e per la tua dedizione, sempre molto accurata, ai Progetti della Jugendakademie!
Ti auguriamo buona fortuna per i tuoi prossimi progetti, sia di studio che di vita 🙂
Il Team Porta Nuova Europa