Il progetto ESC di Djarietou presso Aisling Project (Dublino) dal 01/09/2029 – 31/07/2024
Ciao! Sono Dary, ho 23 anni e ho partecipato al progetto di volontariato europeo in Irlanda.
Durante quest’anno ho affiancato gli operatori del progetto Aisling, un progetto che ha il fine di affrontare lo svantaggio economico, sociale e soprattutto educativo dei bambini nella comunità di Ballymun. É stata un’esperienza che mi porterò sempre nel cuore e che mi ha permesso di crescere sia dal punto di vista professionale che personale.
Sono fiera di me per aver intrapreso e portato a termine questo percorso e sono grata a tutte quelle persone, dall’organizzazione di invio a quella ospitante (per non parlare del programma stesso) , che l’hanno reso possibile.
Perché sei partita?
Sono partita perché ero alla ricerca di nuovi stimoli, di una nuova esperienza all’estero che mi permettesse di crescere e anche di mettermi alla prova in un nuovo ambiente. Volevo uscire completamente dalla mia comfort zone e allo stesso modo sperimentare di persona quello che
potrebbe essere per me una possibile opzione dal punto di vista lavorativo.
Cosa hai fatto?
Durante la mia esperienza ho affiancato il ruolo dei leader (educatori) all’interno del progetto e sono stata coinvolta nella ideazione di attività per i bambini. Il mio compito principale era quello di interagire con loro, ascoltarli, giocarci e aiutarli nei loro compiti insegnandogli pian piano
l’importanza della scuola. I bambini arrivano nel progetto direttamente dopo scuola e rimangono fino alle 6, questo permette loro di sentirsi a loro agio tanto quanto a scuola perché hanno un ulteriore luogo dove possono essere se stessi ma non vengono valutati ma solo supportati e spinti a seguire e magari anche trovare le proprie passioni tramite attività di cucina, giardinaggio, nuoto, giochi e gite.
Aisling insegna ai bambini ad essere adulti responsabili, insegna loro l’importanza di adempiere ai propri doveri ma anche far rispettare i propri diritti e l’insegnamento più grande è che da dove vengono non deve essere un fattore determinante per decidere il loro futuro.
Cosa hai imparato?
Ho imparato a muovermi e organizzarmi in una città nuova in cui non ero mai stata e non conoscevo nessuno. Ho imparato com’è condividere spazi e quotidianità vivendo a stretto contatto con altri volontari e persone provenienti da tutto il mondo. Ho imparato a gestire meglio il mio tempo e a darmi degli obiettivi. Questo progetto mi ha aperto gli occhi sui danni dello svantaggio sociale e educativo dei bambini ma anche sui benefici, i progressi e miglioramenti che questi bambini riescono a sviluppare se vengono supportati (e sopportati) fin dall’inizio con costanza e con dedizione.
Cosa ti ha portato il progetto dal punto di vista professionale e personale?
Sicuramente questo progetto mi ha insegnato a non dare niente per scontato, che spesso quello che vediamo e pensiamo di primo impatto non è abbastanza per conoscere la realtà delle cose e delle persone. Mi ha insegnato a credere di più in me stessa e che lavorare in un team sano dove ci si supporta a vicenda può fare tutta la differenza in un posto di lavoro.
Cosa farai ora?
Tornerò in Irlanda, mi immergerò quanto più possibile ancora nella cultura irlandese, che ho scoperto essere accogliente e piacevole. Mi darò da fare per iniziare un percorso di studi come social worker perché questa esperienza mi ha fatto capire che lavorare con e per i bambini è un lavoro impegnativo ma anche molto gratificante.